Vangelu secunnu Matteu

Vangelu secunnu Matteu – Traslazione in lingua siciliana del Vangelo di Matteo (da vers. C.E.I.) a cura di Alessio Patti per Algra Edizioni.

E’ stato “indispensabile” per l’uomo vecchio ascoltare la Parola di Dio nel proprio linguaggio, perché è così che Dio si fa comprendere e ama parlare agli uomini, nella loro lingua. Anche per l’uomo nuovo è “necessario” riscoprire la Parola di Dio nel proprio linguaggio.
Ascoltarla oggi nel siciliano aulico, nella lingua dei nostri padri e dei poeti, ci riempie d’emozione i sensi e lo spirito illuminando di luce nuova la nostra fede.
La Parola, letta e ascoltata in questa nuova luce, dà ai siciliani (e non solo a loro) nuovo vigore all’anima, stimolando il Credo a più alte comprensioni.
Rileggerla nella lingua natia permetterà a tutti di entrare in confidenza con il sentire di Dio, di conseguire la verve dello Spirito Santo attraverso la quale Dio parla e si dona per raggiungere indistintamente ogni uomo. (Alessio Patti)

 

 

1 Comment

  1. Scrivere di questa grande opera come il “Vangelu secunnu Matteu” è per me una grande emozione, felice di averla acquistata per molteplici motivi, il primo perché essendo la traslazione poetica della parola di Dio è amore e quale gesto più amorevole se non donare un sorriso ai bambini bisognosi e Vangelu secunnu Matteu lo dona, perché tutto il suo ricavato va ai bambini bisognosi nel mondo, poichè viene devoluto, “Save the Children”, la più grande organizzazione internazionale indipendente che dal 1919 lotta per migliorare la vita dei bambini… un motivo già di per se valido per possedere nelle proprie case, nella libreria personale un opera così di spessore e conoscendo il sentimento profondo che ha mosso il Poeta Siciliano Alessio Patti, aggiungo che la sua dedizione il suo impegno e l’amore per la Lingua poetica Siciliana è davvero notevole, da sempre uno studioso appassionato, le sue traslazioni non si fermano alle semplici traduzioni letterarie infatti egli stesso dice che c’è in quest’opera Una traslazione “emotiva” in lingua siciliana atta ad acquisire in spirito e incanto il sentire di Dio.
    Ma quando ci parla della lingua siciliana poetica intende quella per nascita non per trasformazione; quella incarnata dei suoi padri capace di rendere ogni verso più armonioso, caldo e musicale, un accento in piu’ a quella italiana e credo ancora più di qualunque altra.
    Dio è Parola, dunque linguaggio, e lo è per tutti allo stesso modo.
    Il diritto dunque di sentire “in lingua siciliana, il sentire di Dio è stato il suo immenso impegno dell’anno appena scorso, per dare a chi ancora non aveva avuto questo dono la possibilità di riceverlo.









    Alba Schembri (poetessa)

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *